San Vincenzo il quartiere più “centrale” di Genova

Genova centro Foto di Gianluca da Pixabay

La zona di San Vincenzo è senza dubbio il quartiere più “centrale” di Genova. Fa parte del Municipio I Centro Est ed è a poca distanza dalla stazione ferroviaria di Brignole. Include parte della centralissima via XX Settembre, la principale arteria della zona commerciale di Genova.

Il borgo di San Vincenzo era situato sulla via diretta da Genova verso levante che, uscita dalla città passando dalle porte aperte nei successivi ampliamenti della cerchia muraria, oltrepassava il Bisagno al ponte di Sant’Agata. Nel tempo, aveva accresciuto la sua importanza un nuovo accesso da levante in corrispondenza del Borgo Pila, sorto al di là del torrente sulla piana del Bisagno. Gli assi viari delineati da questi percorsi corrispondono oggi a via S. Vincenzo e via XX Settembre, al termine delle quali, nelle mura del Seicento, si aprivano Porta Romana e Porta Pila. Nell’area compresa tra queste due strade si è sviluppata, intorno al 1840, la prima espansione urbanistica del quartiere: via Colombo, piazza Colombo e via Galata.

Il quartiere prende il nome dalla omonima chiesa, oggi sconsacrata, intitolata a San Vincenzo di Saragozza. Sino alla costruzione delle “Mura Nuove”, nel XVII secolo, era un borgo esterno alla cinta difensiva della città chiamato “Borgo di Bisagno”, poiché si trovava a poca distanza dall’omonimo torrente.

Via XX Settembre fu costruita nell’ultimo decennio dell’Ottocento, rettificando ed ampliando il percorso di via Giulia e via della Consolazione, per realizzare una nuova viabilità verso il levante, che fino ad allora aveva sbocchi inadeguati. La denominazione della nuova strada fu all’epoca oggetto di accese discussioni, finché prevalse la volontà di numerosi cittadini di vedere riconosciuta con questa intitolazione la storica data della Presa di Roma. Il tratto di strada che interessa il quartiere di S. Vincenzo ospita eleganti e prestigiosi negozi, che fanno della via una delle mete cittadine più frequentate per gli acquisti e il passeggio. All’epoca della sua apertura, la strada, ampia, rettilinea e affiancata da palazzi di altezza inusuale per i tempi, rappresentò una vera novità per i genovesi, abituati a muoversi tra angusti vicoli. Il concorso per la costruzione della nuova strada fu bandito nel 1883, dopo un dibattito quasi ventennale, e solo nel 1887 fu approvato il progetto di Cesare Gamba. I lavori iniziarono nel 1892. Per prima fu realizzata la parte inferiore, con la risistemazione della ex via della Consolazione, terminata l’anno successivo; la strada fu inaugurata il 18 gennaio 1896. La realizzazione dei palazzi affacciati sulla via sarebbe stata completata solo nel 1913. Tutti gli edifici preesistenti, tranne la chiesa della Consolazione e l’annesso convento, furono abbattuti e sostituiti da nuovi palazzi, costruiti per la prima volta a Genova in cemento armato.

Nel quartiere ha sede il Museo Civico di Storia Naturale “G. Doria”. Il palazzo in cui ha sede il museo (Via Brigata Liguria, 9) fu costruito tra il 1905 e il 912 su progetto di Clodoveo Cordoni. Le ricche collezioni del museo, fondato dal marchese Giacomo Doria nel 1867, furono qui trasferite dalla originaria sede nella Villetta Di Negro. L’edificio si sviluppa su due piani e comprende 23 sale, in cui sono esposte le raccolte zoologiche, ampliate nel tempo a partire da quelle donate al museo dallo stesso fondatore, che le aveva riportate dai suoi viaggi.

Tra i reperti più interessanti, lo scheletro fossile di un Elephas antiquus, il più grande elefante vissuto nelle foreste europee, rinvenuto nel 1941 nei pressi di Viterbo e quello di una balenottera comune (Balaenoptera physalus) lunga quasi 20 metri, arenatasi nel 1878 sulla spiaggia di Monterosso al Mare. Oltre alle collezioni zoologiche e paleontologiche è esposta anche una ricca collezione di minerali. Il museo conserva anche una biblioteca specializzata, nata con la donazione dei libri di Giacomo Doria. Dal 1922 ha sede presso il museo la Società Entomologica Italiana.