Monumenti imperdibili a Genova: un viaggio tra storia, leggende e curiosità

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Genova, la Superba, è una città che custodisce tesori inestimabili, intrecciando secoli di storia e tradizioni. Ogni angolo del capoluogo ligure racconta una storia, ogni pietra sembra sussurrare vicende di marinai, mercanti, nobili e popolani. Questo viaggio tra i monumenti più emblematici di Genova è arricchito da aneddoti, leggende e modi di dire tipicamente genovesi, che rendono l’esperienza ancora più autentica.

1. La Lanterna: il simbolo di Genova

Non si può parlare di Genova senza citare la Lanterna, il faro più antico del mondo ancora in funzione. Costruita nel 1128, la torre è alta ben 76 metri e domina la città e il suo porto. Una curiosità è che il primo faro fu costruito per segnalare le navi in arrivo, utilizzando fuochi alimentati a legna e olio.

Secondo un’antica leggenda, la Lanterna sarebbe abitata dallo spirito di un marinaio che, tradito dal mare, si impegnò per l’eternità a guidare le navi in sicurezza. Un detto genovese recita: “Chi l’ha de vêne sott’a Lanterna, o perde o guadagna”, indicando la fortuna (o la sfortuna) che spesso si associa a chi vive sotto il suo sguardo imponente.

2. Palazzo Ducale: tra arte e intrighi

Nel cuore del centro storico sorge Palazzo Ducale, un tempo residenza dei Dogi e oggi sede di mostre ed eventi culturali. Costruito tra il XIII e il XVI secolo, è stato il centro politico e amministrativo della Repubblica di Genova.

Una storia interessante riguarda l’incendio del 1777, che devastò buona parte del palazzo. Fu proprio dopo questo episodio che l’edificio venne ricostruito in stile neoclassico. Si dice che nei sotterranei del Palazzo si trovino passaggi segreti utilizzati dai Dogi per fuggire in caso di pericolo.

3. Cattedrale di San Lorenzo: fede e misteri

La Cattedrale di San Lorenzo è il principale luogo di culto della città. Costruita a partire dal IX secolo e completata nel XV secolo, rappresenta un magnifico esempio di architettura romanica e gotica. Una delle sue curiosità è la presenza del Sacro Catino, un’antica coppa verde considerata da molti il Santo Graal.

Una leggenda racconta che durante un assedio, una bomba colpì la cattedrale senza esplodere, un evento interpretato come un miracolo. Ancora oggi è possibile vedere l’ordigno inesploso conservato all’interno della chiesa. I genovesi spesso dicono: “San Lönso o l’è sempre lì, a guarda de ‘nà veuggia a città”, sottolineando la protezione che la cattedrale offre alla città.

4. Via Garibaldi: la strada dei Rolli

Via Garibaldi, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, è famosa per i suoi magnifici Palazzi dei Rolli. Questi edifici, appartenenti a famiglie nobiliari, venivano utilizzati per ospitare personalità illustri in visita alla Repubblica di Genova.

Tra i più noti ci sono Palazzo Rosso, Palazzo Bianco e Palazzo Doria Tursi, ognuno con la sua storia e i suoi tesori artistici. Un aneddoto curioso riguarda il Palazzo Doria Tursi, dove si conserva il violino appartenuto a Niccolò Paganini. Si dice che il musicista genovese avesse un patto con il diavolo per suonare in modo così straordinario.

5. Il Porto Antico e il Bigo

Il Porto Antico è stato completamente riqualificato negli anni ’90 dall’architetto Renzo Piano, diventando un punto di incontro tra passato e presente. Tra le attrazioni principali c’è il Bigo, un ascensore panoramico che offre una vista mozzafiato sulla città e sul mare.

Il nome “Bigo” deriva dal termine marinaro che indica una gru usata per sollevare i carichi. Non sorprende che i genovesi, noti per la loro praticità, abbiano scelto un nome così semplice per un’opera così innovativa. Un vecchio detto dice: “Scià lòu Bigo, ma nun scurdârse do camö”, ricordando di guardare sempre anche al cuore della città.

6. Il Castello d’Albertis: la dimora del capitano

Il Castello d’Albertis, situato su una collina che domina Genova, è un edificio neogotico costruito nel XIX secolo dal Capitano Enrico Alberto d’Albertis. Oggi ospita il Museo delle Culture del Mondo, un viaggio tra reperti raccolti durante le sue esplorazioni.

Una leggenda narra che il Capitano fosse in grado di comunicare con gli spiriti dei mari, una credenza alimentata dalla sua passione per le storie fantastiche e dai suoi diari ricchi di racconti misteriosi.

7. Boccadasse: il borgo dei pescatori

Boccadasse è un antico borgo marinaro incastonato nella città. Con le sue case colorate e la sua atmosfera unica, è un luogo amato sia dai genovesi che dai turisti. Si dice che il nome derivi dalla forma della baia, che ricorda una “bocca d’asino”.

Un detto popolare legato a Boccadasse è: “A Boccadâsse, tòrni che sèrche pésce e tròvi in l’amô”, sottolineando la magia romantica di questo luogo incantato.

8. Il Cimitero di Staglieno: un museo a cielo aperto

Il Cimitero Monumentale di Staglieno è uno dei cimiteri più famosi al mondo, noto per le sue sculture e per la bellezza artistica dei suoi monumenti funebri. Qui riposano personaggi illustri come Giuseppe Mazzini e Fabrizio De André.

Tra le opere più celebri c’è l’Angelo di Monteverde, una statua considerata un capolavoro del realismo ottocentesco. I genovesi scherzano dicendo: “Staglieènnô: ‘n cimitero che ti lassa senza fiâ!”, un gioco di parole sul fatto che la bellezza del luogo lascia davvero senza fiato.

Genova è una città che si svela poco a poco, con una bellezza discreta ma indelebile. Visitare i suoi monumenti è un viaggio nella storia, tra vicende umane, leggende e modi di dire che ne raccontano l’anima profonda. Come dicono i genovesi: “Chi vêne a Zena, vîne a scôpri ‘na storia che nun finîsce mai”. Tornare a Genova è sempre un po’ come tornare a casa.