Colon-retto giovanile: la rapida crescita dei tumori solleva nuovi dubbi sulla diagnosi precoce

medici ph pixabay

Il tumore del colon-retto, da sempre considerato una patologia tipica dell’età avanzata, sta registrando un preoccupante aumento tra i giovani sotto i 50 anni. Un nuovo studio, condotto dai ricercatori di IFOM e dell’Oncologia Falck dell’Ospedale Niguarda, pubblicato su Cell, propone un’ipotesi che potrebbe riscrivere le attuali conoscenze su questa neoplasia: i tumori giovanili potrebbero crescere in modo più veloce rispetto a quelli che si sviluppano in età avanzata, sollevando interrogativi fondamentali sulla necessità di aggiornare le strategie di screening e diagnosi precoce.

L’incidenza globale del carcinoma colorettale tra i giovani sta crescendo, e recenti analisi condotte nell’Area Metropolitana di Milano, grazie alla collaborazione tra l’Agenzia di Tutela della Salute (ATS) di Milano e l’Ospedale Niguarda, hanno confermato questo trend. In risposta, un gruppo di ricercatori italiani ha deciso di approfondire le caratteristiche biologiche di questi tumori emergenti.

Le differenze molecolari tra i tumori del colon-retto giovanili e quelli più tardivi sono ancora poco chiare. Per chiarire queste discrepanze, è in corso uno studio innovativo che adotta un approccio multi-omico, che combina diverse tecniche analitiche per una comprensione più approfondita dei meccanismi alla base della malattia.

Il team di ricerca suggerisce che i tumori del colon-retto nei giovani potrebbero seguire un percorso di crescita più rapido, pur condividendo la stessa base genetica dei tumori a insorgenza tardiva. Se questa ipotesi venisse confermata, la diagnosi precoce potrebbe risultare più difficile da realizzare, mettendo in discussione l’efficacia degli attuali programmi di screening che non prevedono esami per la fascia di età sotto i 50 anni. In questo contesto, i ricercatori propongono soluzioni alternative come la biopsia liquida e l’introduzione di screening più mirati.

Questa ricerca, che si avvale di competenze multidisciplinari, potrebbe dare origine a nuove strategie diagnostiche e terapeutiche per affrontare i tumori del colon-retto giovanili, migliorando le prospettive di trattamento e prognosi per i pazienti.