A carnevâ senza frittelle? No a l’è carnevâ

Il Carnevale a Genova è una festa che coinvolge tutti i sensi, e non c’è niente di più rappresentativo della città di un buon dolce carnevalesco preparato con amore e passione. Tra i piatti più tradizionali e amati ci sono le frittelle e il migliaccio, due dolci che, con la loro semplicità, raccontano la storia di una Genova che sa come fare festa anche con pochi ingredienti ma tanta inventiva.
Le frittelle sono il dolce per eccellenza del Carnevale genovese. Queste morbide e fragranti palline di pasta fritta, ricoperte di zucchero a velo, sono preparate con ingredienti semplici come farina, latte, uova e zucchero, ma la vera magia sta nell’aggiunta dell’uvetta, che le rende ancora più golose. In dialetto si dice: “Cò le frittelle a ‘n’è mai troppe!” (Con le frittelle non sono mai troppe!), ed è un detto che rispecchia perfettamente l’amore che i genovesi hanno per questo dolce, che si trova in ogni angolo della città durante il Carnevale.
Le frittelle vengono preparate in casa dalle famiglie o acquistate dai forni e dalle pasticcerie locali, che le sfornano in quantità industriali per soddisfare la voglia di dolce di grandi e piccoli. Ogni famiglia ha la sua ricetta, tramandata di generazione in generazione, e spesso c’è una competizione tra i vicini su chi le fa più buone. Ma ciò che le rende davvero speciali è il loro legame con la tradizione popolare. “A carnevâ senza frittelle? No a l’è carnevâ” (Il Carnevale senza frittelle? Non è Carnevale), dice chi non può immaginare la festa senza questo dolce intramontabile, che fa parte della vita quotidiana dei genovesi.
Accanto alle frittelle, c’è il migliaccio, un dolce che ha un legame più antico con le tradizioni contadine. Si tratta di una torta a base di semolino, ricotta e zucchero, che veniva preparata in tempi antichi con gli ingredienti a disposizione. Il migliaccio è il simbolo di una Genova più rustica e genuina, fatta di piatti poveri ma ricchi di sapore. Oggi, sebbene non venga preparato con la stessa frequenza delle frittelle, il migliaccio resta un dolce tipico del Carnevale genovese, apprezzato soprattutto dalle famiglie più tradizionali.
In dialetto, si dice che “Un migliaccio ‘n ghe l’è mai di più” (Un migliaccio non è mai di troppo), ed è una frase che rispecchia l’idea che il Carnevale è anche un momento di abbondanza, in cui si può indulgere nei piaceri della tavola senza pensieri. Preparato con pazienza e amore, il migliaccio è un dolce che racchiude in sé il sapore della tradizione, di una cucina semplice ma capace di evocare nostalgia e calore familiare.
Le frittelle e il migliaccio, insieme ad altri dolci tipici del Carnevale come le chiacchiere (le classiche strisce di pasta fritta ricoperte di zucchero), sono parte integrante della cultura culinaria genovese. Ogni anno, in ogni casa, in ogni pasticceria, queste prelibatezze vengono preparate con la stessa passione e lo stesso entusiasmo di sempre. “I dolci de Carnevâ? A l’è ‘na bellezza” (I dolci di Carnevale? Sono una bellezza), dicono i genovesi, che non perdono occasione per condividere queste delizie con amici e familiari.
Il Carnevale a Genova, insomma, è una festa che parte dal cuore e arriva dritta alla pancia. Ogni dolce preparato è un simbolo di condivisione, di gioia e di tradizione, un modo per celebrare insieme le radici di una città che, pur cambiando, non dimentica mai i suoi sapori più autentici.