Montacarichi e ascensori: in cosa si differenziano e normativa a riguardo

Gli impianti elevatori, come ascensori e montacarichi sono indispensabili in molti edifici, ciascuno con caratteristiche specifiche che ne definiscono l’uso ideale. Se gli ascensori assicurano velocità e comfort nel trasporto di persone, i montacarichi sono pensati per spostare materiali pesanti in sicurezza.
Ma quali sono le principali differenze tra questi impianti, e come la normativa ne garantisce l’utilizzo in sicurezza? Scopriamo insieme agli esperti di Unique, come scegliere l’impianto più adatto e quali sono le regole da rispettare per ogni tipologia.

Ascensore e montacarichi: cosa sono

Ascensore

L’ascensore è un impianto di sollevamento progettato per il trasporto di persone tra i piani di un edificio, garantendo comfort, velocità e sicurezza. Viene solitamente installato in edifici a più piani come condomini, strutture pubbliche o commerciali, e si presenta con una velocità che può arrivare a 1,5 m/s o più. Questa caratteristica lo rende ideale da utilizzare in situazioni dove molte persone devono spostarsi allo stesso momento, per esempio in uffici situati in grattacieli.

Questa efficienza si accompagna a un design strutturale studiato per rispondere a criteri di sicurezza e accessibilità, che includono porte automatiche, pulsanti Braille per ipovedenti e meccanismi di emergenza per garantire la protezione dei passeggeri. L’importanza degli ascensori è cruciale anche per le persone con disabilità, che possono così muoversi agevolmente tra i piani di un edificio senza incorrere in barriere architettoniche.

Montacarichi

Il montacarichi è concepito per il trasporto di oggetti o materiali. È comunemente usato in ambienti di lavoro come ristoranti, magazzini e ospedali, e si muove a velocità ridotte, per garantire stabilità e precisione nel livellamento. Inoltre, proprio per favorire il carico delle merci, le porte si aprono con orientamento orizzontale: dal centro verso sopra e sotto. Questo design garantisce la massima apertura della cabina.

Montacarichi e ascensori: differenze

Le principali differenze tra montacarichi e ascensori riguardano velocità, capacità di carico e spazio necessario per l’installazione. Andremo ora ad analizzare punto per punto.

  • Velocità: Gli ascensori, con una velocità fino a 1,5 m/s, sono adatti per edifici alti con esigenze di traffico intenso. Il montacarichi arriva fino a 0,15 metri al secondo, perché progettato per trasportare oggetti pesanti senza sobbalzi.
  • Design e sicurezza: L’ascensore è progettato con una cabina esteticamente bella ed è dotato dei comfort necessari anche a garantire la sicurezza di chi lo sta utilizzando. I montacarichi non dispongono di cabine altrettanto curate, nè hanno gli stessi obblighi in termini di standard di sicurezza.
  • Requisiti di installazione: Gli ascensori richiedono spazi specifici, come fossa e testata, per garantire funzionalità e sicurezza. Il montacarichi ha meno vincoli di installazione e può essere inserito in spazi anche ridotti.

Montacarichi e ascensori: cosa dice la normativa

Andiamo a vedere le normative che regolano la sicurezza e i requisiti di installazione per questi impianti elevatori:

  • Ascensori: per questo tipo di impianto ci si riferisce alla UNI EN 81-41: 2011. La normativa a livello europeo indica gli standard in fatto di sicurezza, fabbricazione, installazione, riparazione e smontaggio. Inoltre, la Direttiva Macchine 2006/42/CE va di pari passo alla prima, e va ad aggiustare il tiro della Direttiva 95/16/CE: quest’ultima riguarda le licenze di esercizio, la dichiarazione di conformità dell’impianto, gli standard di sicurezza e la presenza del marchio CE.
  • Montacarichi: anche i montacarichi fanno riferimento alla normativa sopra citata, in maniera particolare per quel che riguarda il trasporto delle persone diversamente abili in carrozzella: questi devono avere garantito lo spazio di manovra in cabina e accessibilità a pulsanti e maniglie.

In sintesi, sia gli ascensori che i montacarichi rivestono un ruolo essenziale non solo per l’uso quotidiano e lavorativo, ma anche per agevolare la mobilità delle persone con disabilità, in conformità alle normative vigenti.

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