“La metafora del viaggio” di Bruno Catalano: a Genova e ad Alassio l’esposizione dell’artista che scolpisce il “non finito”, in contemporanea anche a New York

La metafora del viaggio ph Comune Genova

A Genova e ad Alassio “La Metafora Del Viaggio” è in corso l’esposizione personale di Bruno Catalano, tra i maggiori esponenti del panorama artistico contemporaneo. Organizzata con la collaborazione di Comune di Genova, Comune di Alassio e Regione Liguria, l’esposizione è composta da sette sculture monumentali della straordinaria serie “I Viaggiatori”. Caratterizzate dalla totale mancanza della parte centrale del corpo e da personaggi eterei, privi di materia, in un gioco di “non finito”, quasi michelangiolesco, le opere di Catalano portano lo spettatore a perdersi negli sfondi scelti per le installazioni e a chiedersi perfino come queste figure possano reggersi in piedi. Tutte le opere di Bruno Catalano rappresentano un “uomo che cammina”, una figura caratterizzata sempre da un bagaglio, una valigia, una borsa o uno zaino, che regge con una mano e che lo configura come un viaggiatore che non si sa però da dove viene, né dove vada, lasciando inevitabilmente frammenti di sé lungo il cammino.

«Le opere di Bruno Catalano ci trasportano in un viaggio emozionante attraverso i confini dell’identità e dell’appartenenza- dichiara il sindaco di Genova- Le sue sculture evocative, con le loro figure parziali, ci invitano a riflettere sul tema universale della ricerca di un senso di completezza in un mondo in costante movimento. Questa mostra non solo arricchisce il panorama culturale della nostra città, ma incarna anche lo spirito di apertura di Genova verso l’arte. Invito tutti i cittadini a immergersi in questa esperienza straordinaria e a lasciarsi trasportare dalle emozioni e dalle riflessioni suscitate dalle opere di Bruno Catalano».

«L’arte visionaria di Bruno Catalano traccia i confini tra due dimensioni quali l’arte e il viaggio, temi assai cari alla storia della Città di Alassio- commenta il sindaco di Alassio- Siamo orgogliosi di ospitare nell’ambito della sesta edizione di Ligyes_Alassio_Genova Cultura Fest due delle sue installazioni sul Molo Bestoso che saranno visibili dal 1 giugno al 31 ottobre 2024. Questa preview delle sue opere a Genova rafforza i legami tra le nostre città e crea un ponte di intenti comuni che si sostiene su valori quali la cultura e la libertà».

Fino al 31 ottobre, Genova ospiterà le opere “Benoît”, “Hubert”, “Khadine”, “Pierre David Triptyque” e “Simone”, che si potranno ammirare in piazza De Ferrari, corso Italia, nella stazione Brignole e al Porto Antico, anticipando l’installazione ad Alassio di altre due sculture, “Blue de Chine e Non Finito, che saranno esposte all’ingresso del Molo Bestoso dal 1° giugno al 31 ottobre. Bruno Catalano, artista italo-francese ha già esposto le sue opere in importanti città italiane come Venezia, Viareggio, Lucca, Amalfi, e in metropoli internazionali come Parigi e Sydney.

«Abbiamo presentato alla Regione Liguria il progetto di mostra di Bruno Catalano denominato “La Metafora del Viaggio”, in riferimento al titolo del testo critico di Enzo Di Martino scritto in occasione della prima mostra in Italia presso la Galleria Ravagnan di Venezia – spiega Chiara Ravagnan della Galleria Ravagnan con cui Catalano collabora dal 2014- Durante l’estate 2024, l’arte monumentale di Bruno Catalano sarà protagonista di una mostra en plein air diffusa nel tessuto urbano di Genova, con un percorso espositivo che attraverserà il centro storico e si snoderà fino al porto. Una mostra straordinaria che avrà anche un’appendice preziosa ad Alassio, in occasione del Festival della Cultura Ligyes. “I Viaggiatori”, tra le opere più rappresentative del maestro Catalano, incarnano un senso profondo di bellezza e di cultura condivisa che trascende i confini geografici e linguistici. Queste straordinarie sculture in bronzo accompagneranno i cittadini e i visitatori in un’esperienza artistica unica, che celebra il senso di meraviglia e di scoperta che il viaggio porta con sé. La bellezza di queste opere risiede non solo nella loro ineguagliabile maestria tecnica, ma anche nel loro potere di connettere le persone e di stimolare la riflessione su temi universali come l’identità, il cambiamento e la ricerca di significato. Attraverso le sue opere, Catalano ci invita a esplorare le nostre storie personali e collettive, a confrontarci con l’esperienza di viaggio e a riconoscere la bellezza e la complessità del mondo che ci circonda».

Bruno Catalano è nato in Marocco nel 1960 e lavora tra l’Italia e la Francia. Nel 1975 è costretto all’esilio con la sua famiglia. Sbarcato a Marsiglia con la speranza di ricominciare una nuova vita, conserva nella memoria il dolore del proprio sradicamento. A 18 anni diventa marinaio, poi elettricista, a 30 incontra l’arte e la scultura in argilla attraverso artisti come Rodin, Giacometti, César. Da quel momento decide di consacrarvi la propria esistenza. Notato per la prima volta nel 2005 da un gallerista parigino a una mostra d’arte contemporanea, evolve dall’argilla al bronzo e scolpisce personaggi sempre più grandi, realizzando così notevoli prodezze tecniche. Oggi “I Viaggiatori” arricchiscono le più prestigiose collezioni pubbliche e private. Grazie alla collaborazione con la Galleria Ravagnan Bruno Catalano ha portato le sue sculture monumentali in esposizione in iconiche città italiane, tra cui Venezia, Viareggio, Lucca e Amalfi.