In corso l’allestimento del Sant’Agostino: la struttura sarà aperta al pubblico da giovedì 30 maggio
Sono iniziate le attività di allestimento delle opere e l’organizzazione degli spazi espositivi in vista della riapertura al pubblico di Sant’Agostino, in programma giovedì 30 maggio. Il restyling, sul masterplan dello studio GTRF-Tortelli Frassoni Architetti Associati, incaricato dal Comune di Genova, riguarda in questa prima fase, l’ex Chiesa, costruita alla fine del XIII secolo e poi sconsacrata. Attraverso un percorso suggestivo, le opere del periodo medievale, in particolare marmoree, troveranno spazio tra le arcate gotiche della ex chiesa.
Anche la statua di Margherita di Brabante, tra i pochi frammenti superstiti dell’imponente mausoleo dedicato all’imperatrice moglie di Arrigo VII, morta a Genova nel 1311, tornerà appositamente dall’Opificio delle Pietre Dure di Firenze per essere di nuovo esposta a Genova. L’esposizione consentirà di effettuare nuovi studi e approfondimenti scientifici sulla produzione artistica medievale genovese, nell’anno di Ianua-Genova nel Medioevo.
I visitatori, da giovedì sera, potranno accedere a un primo spazio totalmente immersivo ed emozionale, attraverso una proiezione multimediale, che porterà nel contesto culturale del Trecento genovese, poi attraverseranno una “foresta di capitelli” (ne saranno esposti circa 60, in marmo di Carrara, emblematici dell’architettura del tempo).
Dopo l’ingresso nello spazio gotico della chiesa, il percorso dei visitatori sarà guidato da una sequenza tematica ordinata per conoscere la cultura, la politica, il potere, la devozione religiosa e l’autocelebrazione delle famiglie genovesi attraverso le principali opere che la città ha conservato, in un affascinante connubio tra gli archi, le colonne e le volte della chiesa e i marmi del museo.
I lavori, iniziati in aprile, hanno visto fino dalle prime fasi progettuali il coinvolgimento della Soprintendenza e del Comitato Scientifico, e hanno interessato la demolizione di una gradonata in laterizi, realizzata negli anni novanta del ‘900, al culmine della quale era posta la statua del Genio dell’armonia, la cui copia è nel pronao del Teatro Carlo Felice. La seconda fase della riapertura, entro novembre, riguarderà il deposito dei marmi.
Nel 2025, sarà riaperto il chiostro quadrangolare dopo il restauro delle vetrate, della pavimentazione e del giardino interno, compresi interventi di abbattimento delle barriere architettoniche, adeguamento impiantistico e illuminotecnico.
Saranno, poi, riallestite le opere medievali nel chiostro quadrangolare al primo livello del museo, definita una nuova sezione museografica al piano terra dedicata al rapporto di Genova con l’Oriente e sorgeranno nuovi spazi per l’accoglienza e di servizio per i visitatori (biglietteria, bookshop, caffetteria).
Infine, saranno riallestiti il Pallio bizantino, le sculture lignee – al primo livello del chiostro triangolare -, e le opere rinascimentali e barocche nel chiostro quadrangolare al secondo livello del museo.