A Molassana c’è di nuovo Via Nazionale
Nei giorni scorsi si è svolta la cerimonia di intitolazione di “Via Nazionale”. La denominazione riguarda il tratto di strada parallela a via Molassana compreso tra la rotonda via Emilia/via Molassana e ponte Alexander Fleming. È un omaggio alla storia della Val Bisagno e all’omonimo ex cinema-teatro, al centro di un progetto di recupero urbanistico e sociale ma anche profondamente simbolico.
All’evento sono intervenuti l’assessore alla sicurezza del Comune di Genova Sergio Gambino, il presidente del Municipio IV Media Val Bisagno Maurizio Uremassi, il vicepresidente del Consiglio regionale della Liguria Armando Sanna con i consiglieri regionali Stefano Balleari e Lilli Lauro, gli assessori municipali Angela Villani e Vincenzo Apicella. Con loro anche una rappresentanza degli studenti dell’istituto comprensivo statale Molassana e Prato.
«Torna a Genova la storica via Nazionale, da essa prende il nome il Cinema Teatro Nazionale, un’icona architettonica e culturale che ha rappresentato per lungo tempo il cuore pulsante della vallata genovese – afferma Sergio Gambino, assessore alla Sicurezza del Comune di Genoa -. La scelta di riprendere l’antica toponomastica che contraddistingueva l’attuale Via Molassana, non solo ha una forte valenza storica e identitaria per il quartiere, ma è un doveroso tributo al progetto di riqualificazione urbana che vede protagonista proprio l’ex cinema, un’istituzione che tornerà a rappresentare un notevole valore aggiunto per il quartiere e contribuirà a decentrare e ampliare l’offerta culturale genovese».
«Questa inaugurazione ha un significato che si basa su profonde radici storiche – spiega Maurizio Uremassi, presidente del Municipio Media Val Bisagno -. Infatti, Via Nazionale era la precedente denominazione dell’attuale Via Molassana e ci ricorda che da sempre la nostra vallata è un’importante arteria che non solo collega la città di Genova con le valli Trebbia, Fontanabuona e Scrivia ma anche con la Pianura Padana. Per cui intitolare questa strada che costeggia il Bisagno con il suo vecchio nome significa ricordare la nostra storia ed indicare da dove veniamo e dove stiamo andando. Questo perché è partendo dalle nostre radici che stiamo realizzando una Val Bisagno nuova e rinnovata, con tanti servizi come il nuovo teatro Nazionale, e nuovi collegamenti veloci che renderanno sempre più piacevole da scoprire e da viverci pur lavorando lontano».