Rotte commerciali genovesi, fortificazioni dal Mediterraneo al mar Nero
Si è svolto nella sala del Minor Consiglio di Palazzo Ducale il convegno “Rotte commerciali genovesi, fortificazioni dal Mediterraneo al mar Nero”, organizzato dal Comune di Genova, con il Ministero della Cultura e del Turismo della Turchia, Old New Eternal, Repubblica di Turkia a Roma, Ambasciata d’Italia ad Ankara e Unesco.
Erano presenti il sindaco di Genova Marco Bucci e la consigliera delegata alle Relazioni internazionali del Comune di Genova Barbara Grosso; il presidente dell’Associazione T- ONE Demet Sabancı Çetindoğan; il vice ministro della Cultura e del Turismo in Turkia Gökhan Yazgı, l’amministratore delegato di Arkas Italy Augusto Cosulich, il vice Rettore dell’Universita di Genova Fabrizio Benente, il console generale onorario di Turchia a Genova Giovanni Guicciardi, l’ambasciatore d’Italia ad Ankara Giorgio Marrapodi, l’ambasciatore della Repubblica di Türkiye a Roma Ömer Gücük, il sindaco di İzmir Tunç Soyer.
Nel suo saluto alla delegazione turca, il sindaco Marco Bucci ha ricordato che tra Genova e Turchia esiste un legame profondo che affonda le proprie radici nella storia, negli insediamenti dell’impero marittimo commerciale di Genova sul mar Nero e nelle fortificazioni, che sono state già al centro di un incontro organizzato nel 2021 a Izmir, la terza città portuale della Turchia. Un legame che risulta anche molto attuale, visto che, come ha detto il sindaco Bucci, molti imprenditori genovesi lavorano già in Turchia, alimentando rapporti non soltanto commerciali, ma anche geo-politici, su cui Genova vuole costruire il suo futuro. A margine del convegno il sindaco ha annunciato che a breve l’Ufficio Relazioni internazionali e cooperazione internazionale farà partire l’iter per il gemellaggio con Izmir.
“È stato un onore accogliere a Genova una delegazione turca per discutere delle rotte commerciali, del passato e del presente, tra i nostri due paesi- ha detto il sindaco Marco Bucci– Insieme al sindaco Tunç Soyer abbiamo gettato le basi per un possibile futuro gemellaggio tra Genova e Izmir, due città legate tra loro già dai tempi delle Repubbliche Marinare. Tra i temi d’interesse anche le fortificazioni genovesi, che puntano a diventare patrimonio dell’umanità Unesco. L’interesse della Turchia per il nostro territorio non può che renderci orgogliosi”.
“Dopo l’iniziativa di due anni fa – spiega la consigliera delegata ai Rapporti Internazionali Barbara Grosso – abbiamo ospitato questa delegazione di alto livello culturale, rinsaldando i legami tra Genova e Turchia, ricollegandoci alla storia della Repubblica di Genova, e alle testimonianze materiali stratificate nei secoli, che essa ha lasciato nel complesso “sistema” di forti con punti di contatto realizzati dai genovesi, fra le altre, in Turchia, Grecia e Crimea, abbracciando un arco geografico che si estende dal Mediterraneo al Mar Nero”.
Nel corso del convegno è stato possibile ascoltare le relazioni dei professori Paolo Stringa, Savaş Arslan e İlber Ortaylı: un viaggio attraverso il Mediterraneo, tra l’XI e il XV secolo, quando i genovesi crearono una rete commerciale molto vasta, dal trasporto di merci che raggiungevano l’Anatolia attraverso la Via della Seta fino all’Europa, occupando una posizione dominante tra il Mediterraneo e il mar Nero. Si è discusso anche della candidatura alla lista del patrimonio dell’Umanità dell’Unesco delle “Fortezze e insediamenti murati sulla rotta commerciale genovese dal Mediterraneo al mar Nero”, accettata dal Ministero della Cultura e del Turismo della Repubblica di Turchia, tra cui la Torre di Galata, Anadolu Kavagi di Instambul, Cesme, Foca e Candarli di Izmir, Kusadasi di Aydin, Akcakoca di Duzce, Amsra di Bartin e gli insediamenti fortificati e i castelli di Sinop La delegazione parteciperà in serata anche alla presentazione del libro “La marcia turca-Istanbul crocevia del mondo” del giornalista e scrittore genovese Marco Ansaldo, inviato a Istanbul, profondo conoscitore della Turchia e Consigliere scientifico della rivista di geopolitica Limes.