Stefano De Luigi – Il Bel Paese fino al 15 ottobre nella Sala Liguria di Palazzo Ducale
Palazzo Ducale e Università di Genova affrontano il tema del paesaggio italiano con il progetto IL BEL PAESE, di Stefano De Luigi e Gloria Viale. Il progetto è risultato vincitore del bando “Strategia Fotografia 2022”, promosso dalla Direzione generale creatività contemporanea del Ministero della Cultura (MiC), che prevedeva la committenza di opere o serie fotografiche destinate al patrimonio pubblico. «Genova è orgogliosa di ospitare questa suggestiva esposizione, che si è aggiudicata un bando del MIC – osserva l’assessore al Marketing territoriale del Comune di Genova Francesca Corso – Questi bellissimi scatti, che verranno donati alla nostra città, non si limitano a restituirci la bellezza delle coste italiane ma si soffermano anche sugli aspetti meno conosciuti, suggerendo una riflessione non banale sullo stato del nostro Paese».
Il Bel Paese è un viaggio lungo i 4.365 km delle coste italiane che ci consegna un’immagine inedita del nostro Paese. Da Trieste a Ventimiglia, l’itinerario – non soltanto da vedere sotto il profilo geografico, ma anche come suscitatore di memoria collettiva – tocca decine di luoghi simbolici, da Venezia alla riviera romagnola e al litorale adriatico fino a Leuca, proseguendo lungo le coste ioniche della Puglia fino alla Calabria, risalendo poi la penisola con le soste tradizionali del viaggio in Italia, da Paestum a Napoli, da Roma e la campagna romana alla cascata delle Marmore, fino a Firenze e alla costa toscana, per arrivare infine a Genova.
Il 14 settembre ha preso il via nella Sala Liguria di Palazzo Ducale la mostra di fotografie inedite di Stefano De Luigi che, con questo lavoro, prosegue la riflessione avviata nel 2012 con iDyssey. L’esposizione, curata da Chiara Ruberti, presenta anche un cortometraggio di Michela Battaglia, fotografa e videomaker, che racconterà il viaggio compiuto dall’autore. La mostra proseguirà fino al 15 ottobre e sarà aperta dal lunedì alla domenica con orario 10-19.
L’Università di Genova ospiterà il 12 e il 13 ottobre presso Palazzo Balbi Senarega il convegno internazionale Raccontare il paesaggio contemporaneo nell’arte.
Fotografia, fototesto, letteratura performance, videoarte. Inoltre, sono previste visite guidate gratuite i pomeriggi dal lunedì al venerdì alle 17.30. Attraverso un lessico che insiste sulla relazione tra fotografia e memoria, i luoghi narrati da IL BEL PAESE diventano una sorta di immagine latente, simile a quella che rimane impressa sul materiale fotografico sensibile, in quel momento unico, prima di essere rivelata dallo sviluppo, proprio come un substrato di memoria.
Lo sguardo di De Luigi sul paesaggio italiano origina dal passato, dal ricordo delle giornate trascorse insieme al padre al Museo di Roma davanti ai dipinti e alle incisioni che ci hanno restituito l’immaginario del Grand Tour, il viaggio che tra il Seicento e l’Ottocento portava in Italia giovani aristocratici, intellettuali e borghesi di tutta Europa. Su quell’immagine dell’Italia, sedimentata nelle fotografie degli Alinari e del Touring Club, è intervenuta l’opera di quegli autori che hanno contribuito a cambiare e guidare il pensiero sulla rappresentazione fotografica del paesaggio italiano.
IL BEL PAESE si inserisce idealmente in questo discorso: “vedere attraverso tutte le immagini precedenti e nel contempo cancellarle per avere una propria prima visione”, come auspicava Luigi Ghirri, per arrivare alla costruzione di un immaginario che sia prima di tutto in grado di veicolare un’idea del nostro Paese e delle contraddizioni che lo abitano.
Le immagini di De Luigi restituiscono al paesaggio il proprio valore semantico. La geografia che ci consegnano ci interroga sull’attitudine del nostro sguardo, sulla necessità di ritrovare il desiderio e lo stupore del guardare quei luoghi dove ancora insistono e resistono la memoria e gli immaginari del passato e, con uguale urgenza, di porre maggiore attenzione alle caotiche e talvolta surreali scenografie che popolano la nostra esperienza quotidiana e che sono spesso il risultato di interventi improvvisati, incoerenti, non finiti, privi di pensiero sul futuro.
IL BEL PAESE ha dato vita anche a un libro edito da L’Artiere con testi di Giovanna Calvenzi e Chiara Ruberti. Le opere prodotte saranno acquisite dall’Archivio di Arte Contemporanea dell’Università di Genova (AdAC) del Dipartimento di Italianistica, Romanistica, Antichistica, Arti e Spettacolo (DIRAAS).