Genova ricorda la tragedia dei Giuliano-Dalmati: commemorazione nel Parco della Rimembranza del cimitero di Staglieno
Martedì mattina, nel Parco della Rimembranza del cimitero monumentale di Staglieno, l’assessore allo Sviluppo Economico Mario Mascia e il presidente provinciale dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia Fabio Nardi hanno partecipato alla commemorazione in suffragio dei morti e degli esuli Istriani, Fiumani e Dalmati.
La cerimonia si è svolta nel ventinovesimo anniversario della posa del cippo, avvenuta il 29 maggio 1994 per ricordare ai vivi tutte le donne e gli uomini di quelle terre che ci hanno lasciato in tempo di guerra e in tempo di pace. Erano presenti i gonfaloni del Comune e della Città Metropolitana di Genova. Pensieri sono stati rivolti alle vittime della recente alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna e al popolo Ucraino. Dopo la deposizione delle corone di alloro e gli interventi istituzionali, l’evento è proseguito nel Tempio Laico con una Santa Messa officiata da Padre Herzl.
«Genova e i genovesi non dimenticano il popolo giuliano-dalmata e il suo sacrificio – dichiara l’assessore allo sviluppo economico Mario Mascia -. Sono orgoglioso di poter rappresentare qui oggi, su delega del sindaco Marco Bucci, una città che, anche in uno dei momenti più tragici della storia del nostro Paese, si è dimostrata accogliente e vicina a chi soffre. Di fronte alla dignità e alla libertà delle persone quanto avvenne allora non può trovare spiegazioni e giustificazioni, ma se oggi siamo qui significa che queste persone non sono morte invano. I valori che continuano a trasmetterci sono più che mai validi e vivi, in primis la pace e la giustizia tra le Nazioni e quindi il ripudio della guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali, come recita l’art 11 della nostra Costituzione. Per questo credo che tutti noi dobbiamo ringraziare il comitato provinciale di Genova dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia che in modo esemplare rinnova il ricordo di quello che accadde, perché senza memoria non c’è futuro». Il cippo, opera dell’architetto Guglielmo Pollastri, consiste in un masso cubico di pietra calcarea del Carso sul cui lato superiore, leggermente inclinato, e stata riportata in bronzo dorato la sagoma dell’Istria, della Dalmazia e la collana delle isole che la cingono.