Genova in campo per evitare il fallimento della Sampdoria

sampdoria ph pixabay

Il comunicato diffuso sul sito ufficiale dalla Sampdoria ha appeso al filo della speranza la Genova sampdoriana. La società infatti ha annunciato che “il CdA stesso ha convocato l’assemblea degli azionisti per i giorni 26 e 29 maggio 2023 per deliberare le necessarie operazioni sul capitale sociale, in modo da rispettare le scadenze federali in vista della prossima iscrizione al campionato”. Campionato, che sarà quello di Serie B, dopo la matematica retrocessione.

“In mancanza di una soluzione compatibile con le prossime scadenze federali – scrive la società – il Consiglio non potrà che prendere atto della impossibilità di dar corso al percorso di ristrutturazione”. Se lo stesso non dovesse essere effettuato, la Sampdoria non si iscriverebbe al prossimo campionato di Serie B e si avvierebbe al fallimento.

Ma c’è la speranza che ciò non accada. Infatti c’è accordo con le banche ma anche con i possibili investitori. In vista dell’assemblea dei soci della Sampdoria, prevista in prima convocazione il 26 di questo mese, sono questi i punti cruciali del piano dell’avvocato Bissocoli, l’esperto della composizione negoziata, e dal Cda.

Sistema, Macquarie e Progetto (principali banche creditrici della Samp) hanno raggiunto un’intesa con Bissocoli. Si tratta di stralciare una parte dei debiti della società blucerchiata senza intaccare i prestiti ‘Covid’ erogati con la garanzia dello Stato attraverso la Sace. Si stanno chiudendo inoltre tutte le varie partite, quelle con gli altri creditori, a partire dai procuratori sportivi.

Posto che il piano sia stato approvato da tutti o dalla maggioranza dei creditori, c’è qualcuno disposto ad onorarlo? Il primo pretendente della Samp è Alessandro Barnaba che conosce i conti della società, gode dell’appoggio di Edoardo Garrone e ha già presentato due proposte che, per svariate motivazioni, sono inaccettabili. A quanto sembra Barnaba è pronto a riprovarci ma non è detto che la sua disponibilità sia concorde con quella della banche che hanno approvato il piano Bissocoli. Se la sua proposta fosse economicamente più bassa sarebbe necessario riprendere le trattative con gli istituti di credito.

Altri investitori ci sono ma con poca “convinzione”. Ci sarebbe Raffaele Mincione, in attesa di socio di maggioranza. Ci sarebbe Zanetti, ma l’imprenditore del caffè non sembra molto propenso ad entrare nel calcio!