Fondazione Carige finanzia progetti per genitori e infanzia a Genova

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L’incontro, dal titolo “Natalità e sviluppo economico” è stato organizzato da Fondazione Carige in collaborazione con il Comune e la Camera di Commercio di Genova e con il patrocinio della Regione Liguria. L’obiettivo quello di condividere le linee guida del bando con le organizzazioni no profit e con le associazioni di categoria dei territori interessati, ascoltare le loro proposte e se possibile recepirle nel bando.

Tre le possibili linee di intervento finanziate: 1. servizi complementari alle scuole d’infanzia; 2. assistenza psicologica ai genitori e alle famiglie in difficoltà 3. servizi professionali di assistenza pre e post parto. “Il calo delle nascite e le difficoltà di chi non riesce a formare una famiglia – ha introdotto il presidente della Fondazione Carige Paolo Momigliano – rappresentano un problema non soltanto sociale ma anche economico per tutto il paese e per il nostro territorio in particolare. Occorre contrastare l’inverno demografico, ed essere consapevoli dei pericoli e delle conseguenze, anche in chiave di indebolimento dell’economia. Per questo abbiamo coinvolto le Istituzioni locali e la Camera di Commercio nell’organizzazione di questo momento di condivisione di un bando che vuole partire dalle concrete esigenze delle realtà che vivono e operano nel quotidiano, nello spirito di responsabilità sociale e vicinanza al territorio che è ormai un elemento qualificante dell’agire della Fondazione”.

Hanno aperto i lavori  il sindaco di Genova e della Città Metropolitana Marco Bucci, l’assessore all’infanzia e politiche giovanili della Regione Simona Ferro, l’assessore allo sviluppo economico del Comune Mario Mascia e il segretario generale della Camera di Commercio Maurizio Caviglia.

“Da tempo – ha osservato Maurizio Caviglia – alla Camera di Commercio teniamo monitorato l’andamento demografico a Genova e in Liguria con l’evoluzione della cosiddetta demografia delle imprese. Da questa analisi emerge un dato sorprendente: se mettiamo in relazione la percentuale di giovani residenti in Liguria rispetto alla popolazione e quella di imprese giovanili rispetto al totale, scopriamo che il nostro scarno drappello di 233.614 giovani under 34 dà vita a ben 11.463 imprese giovanili, la percentuale più alta in Italia. Va da sé che per favorire la creazione di imprese giovanili e femminili sono necessarie buone pratiche e servizi che mettano in condizione madri e padri di conciliare lavoro e cura dei figli, come quelli che vengono incentivati dal bando della Fondazione Carige”.

“Il collegamento tra natalità e sviluppo economico è un tema di stringente attualità su cui stiamo lavorando con una rete di azioni che favoriscano un habitat proattivo alla crescita demografica, legata indissolubilmente a quella economica – ha spiegato l’assessore Mario Mascia – Il nostro obiettivo è che non solo chi nasce a Genova ma anche chi ci risiede e soprattutto chi ci vive o ci viene per motivi di studio, lavoro o svago possa trovare nella nostra città servizi e infrastrutture fisiche e digitali all’altezza dei suoi bisogni. A tal fine abbiamo messo in campo una task force come la Genoa Business Unit che mette a sistema ‘urban planning’ e sviluppo economico per facilitare l’insediamento di nuove realtà imprenditoriali e, in parallelo, riuniamo il tavolo comunale per il lavoro, che fa dialogare tutti gli stakeholders per ‘matchare’ domanda e offerta di lavoro. Incentivare le occasioni di contatti bilaterali e di sviluppo economico contribuirà senz’altro a rendere Genova città d’elezione per chi vuole costruire un futuro a misura di persone, imprese e famiglie”.

“La famiglia è al centro delle nostre politiche sociali – ha proseguito l’assessore Lorenza Rosso – con l’Agenzia della Famiglia e con la rete dell’associazionismo del terzo settore abbiamo avviato progettualità e iniziative che diano quel supporto necessario alle famiglie, anche quelle con fragilità. Inoltre, con progetti come Starttappe, stiamo lavorando sull’inclusione sociale e lavorativa, perché dal supporto nel trovare un’occupazione parte il percorso dell’autonomia per i giovani e quindi per le famiglie del domani”.

Dopo la presentazione del bando si è dato spazio agli interventi di Gianluigi De Palo, presidente della Fondazione per la natalità, che ha tracciato il quadro nazionale, Luca Sabatini, docente Unige e consulente statistico del Comune, che ha analizzato i comportamenti dei giovani genovesi tra insicurezza economica e progettualità familiare, Lorenza Rosso, assessore a servizi sociali e famiglia del Comune, che ha presentato le politiche cittadine per le famiglie, Liana Burlando, responsabile Agenzia per la famiglia del Comune, che ha raccontato le esperienze maturate sul campo a Genova e Alessandro Rosina, docente Università Cattolica di Milano, che ha chiuso con un intervento di scenario incentrato sulla necessità di affrontare l’inverno demografico con un approccio sistemico integrato. Infine, la parola è passata a tre giovani genovesi che hanno raccontato le proprie esperienze di difficile conciliazione fra lavoro autonomo e vita familiare: Graziella Marando, ostetrica dell’Ospedale Villa Scassi, Daniele Pallavicini, presidente gruppo giovani Confcommercio Genova e Giorgia Notari, presidente gruppo giovani Cna Genova.