La rampa d’accesso alla Sopraelevata da via di Francia intitolata a Iro Lapi
La rampa d’accesso alla Sopraelevata, che parte da via di Francia, ora è intitolata a Iro Lapi. La decisione della giunta comunale di intitolare la rampa a Ivo “Iro” Lapi è arrivata ‘in considerazione dell’attività profusa in qualità di amministratore pubblico nella cura della realizzazione di importanti opere cittadine”. Iro Lapi, a soli 30 anni, è stato nominato assessore all’urbanistica e alle strade del Comune di Genova, carica che ha mantenuto fino al 1975. Per l’amministrazione civica ha anche ricoperto il ruolo di vice sindaco. Nei cicli amministrativi dei primi cittadini Vittorio Pertusio, Augusto Pedullà e Giancarlo Piombino, Lapi ha curato la realizzazione di arterie stradali e infrastrutture viarie.
Tra queste le rampe di accesso ai caselli di Genova Est e Genova Aeroporto, il collegamento stradale tra Borzoli e la discarica di Scarpino e Corso Europa, in allora chiamata Pedemontana. Ma l’opera a cui aveva più lavorato è stata la Sopraelevata, che porta il nome di Aldo Moro, in quanto direttore dell’ufficio dedicato alla realizzazione dell’infrastruttura che risolse i problemi di mobilità di una città sempre più animata da auto, moto, camion e bus e in piena espansione economica.
Toscano, di famiglia operaia originaria di San Giovanni Val D’Arno, era arrivato a Genova quando aveva solo un anno di vita. E’ stato dirigente di Esso e, poi, di Autostrade Spa, ma la sua grande passione è sempre stata l’attività politica.
Iro Lapi, nato nel 1930, morì a 54 anni per un infarto e ancor prima dei 10 anni richiesti dalle legge, era stata avviata la procedura per intitolare alla sua memoria uno spazio cittadino ma, solo grazie all’intervento del sindaco Marco Bucci, l’iter burocratico è arrivato a compimento.
Presenti al disvelamento della targa tutta la famiglia Lapi, una folla gremita di persone e, in rappresentanza dell’Amministrazione civica, l’assessore al Marketing territoriale Francesca Corso con l’assessore del Municipio II Centro Est Luciano Cavazzon. “Iro Lapi – ha ricordato l’assessore Corso, – è un esempio di amministratore che ha applicato nella quotidianità del suo agire i valori diffusi nella società degli anni del boom economico e una figura a cui ispirarsi anche per la gioventù di oggi”. “Il mio papà – ha raccontato il figlio Mauro – era un personaggio volitivo e autonomo che sarebbe stato orgoglioso del fatto che gli sia oggi intitolata la rampa dell’opera stradale di cui andava maggiormente fiero e per questo ringrazio l’attuale amministrazione”.