La scultura scenografica di Emanuele Luzzati trova casa nel centro storico
Torna ad essere protagonista l’imponente scultura scenografica di Emanuele “Lele” Luzzati che sino a tre anni fa, accoglieva genovesi e turisti nei pressi di Porta Siberia, davanti al museo del Porto Antico. Nel sedicesimo anniversario della scomparsa del suo autore la sua nuova casa è il belvedere Tonino Conte, nello spazio intermedio fra il Teatro della Tosse e i giardini intitolati all’artista scomparso nel 2007. La struttura, restaurata e ricomposta secondo il modello originale che differisce da quello precedente, ha quindi trovato una nuova collocazione stabile e definitiva in un contesto che, idealmente, unisce le anime di due artisti visionari che hanno dato lustro alla scena culturale genovese e italiana. A cominciare dalla loro straordinaria intuizione di portare il teatro fra la gente.
L’assessore comunale alle politiche sociali Lorenza Rosso è intervenuta all’affollata inaugurazione della nuova posa dell’opera, un momento di celebrazione e di ricordi che ha coinvolto anche il coordinatore del Sestiere del Molo Marco Montoli, il presidente della Fondazione Luzzati-Teatro della Tosse Emanuele Conte e Maria De Barbieri compagna di Tonino Conte. «La cerimonia è una festa per la città. Come amministrazione comunale abbiamo fortemente voluto questa installazione scenografica, che è anche un vero e proprio simbolo. Invito tutti a venire ad ammirarla ed a trascorrere momenti piacevoli in questi spazi – ha affermato l’assessore Lorenza Rosso -. Lele Luzzati fa parte di tutti noi, è stato un artista che ha rappresentato un modo diverso, ed alto, di fare cultura a Genova e che è sempre un piacere ricordare. Sono felice di aver potuto dare il mio contributo anche perché il Patto di Sussidiarietà sottoscritto con le associazioni del terzo settore sta dando i suoi frutti rigenerando il centro storico non soltanto dal punto di vista strutturale ma anche sociale. Questi devono essere luoghi frequentati, voluti ed amati da chi li vive perché sono bellissimi».
La scultura scenografica, realizzata in resina e polistirolo, include parti di diversi elementi creati da Luzzati per due spettacoli teatrali ispirati da opere di Aristofane: “Uccelli e Altre Utopie”, realizzata nel 1999 sulla Diga Foranea del Teatro del Mare e “La festa delle donne”, prodotta nel 2001 per il Teatro Greco di Siracusa, entrambi con la regia di Tonino Conte. Nel 2019 i pezzi che componevano l’opera, a seguito della chiusura del museo Luzzati, furono smontati, trasferiti e conservati tra i LuzzatiLab e il Teatro della Tosse. Oggi possiamo finalmente ritrovare l’opera grazie al Patto di Sussidiarietà per il Sestiere del Molo siglato tra Comune di Genova ed enti attivi sul territorio, alla volontà della cooperativa Il Ce.Sto, della Fondazione Luzzati-Teatro della Tosse e degli architetti Franco Cassinelli e Camilla Ponzano.